Siamo dove i nostri treni ci dicono di andare.
Siamo il frutto di incroci in stazioni di passaggio, o il risultato di un tragitto verso le nostre destinazioni finali.
In ogni caso, quali che siano le nostre strade, noi siamo i figli di un viaggio.
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Ogni viaggio, come ogni posto, è pure un vestito colorato che ti si cuce addosso.
Quello d'ocra è il mio preferito, perché è anche il colore della terra che mi ha accolto sin da bambino. Quello delle pietre riarse e dei campi assetati del mio Salento.
C'è un vestito per ogni posto.
Pensaci, in Norvegia non indosseresti una camicia verde come i fiordi in primavera? Fossi in Iran probabilmente t'allacceresti quello scialle color zafferano trovato tra i polverosi bazar persiani, proprio come in Polinesia avrei voluto sistemarmi sul capo un cappello dagli stessi riflessi violacei che ho percepito ammirando il Pacifico.
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Quante volte hai sentito di poterti "vestire" di ciò che vedevi?
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E allora, benvenuto nel mio Atelier!
Mi vesto la pelle d'ocra...
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